mercoledì 17 marzo 2010

Tocca ancora a me, la tua generazione salta il turno.

Tra un milione di anni si saranno evoluti i topi, gli scarafaggi andranno in giro con guinzaglio e museruola. Le statue di Walt Disney decoreranno i parchi e saranno deturpate dagli scagazzi delle formiche volanti. All'inizio era il nulla poi Walt Disney prese un pezzo di carta e una matita e disse: “Sia il topo.” E il topo fu. I topi scaveranno e troveranno i resti di una civiltà estinta, sotto forma di scatole sigillate. Nelle scatole ci saranno oggetti purtroppo non commestibili. Uno di questi oggetti sarà un fumetto di Mickey Mouse, un altro il Guinness dei Primati.

Conosco persone che ogni anno comprano la nuova edizione del Guinness dei Primati. Conosco gente che ci vorrebbe entrare nel Guinness e ha compiuto nove anni tanto tempo fa. C'è stato un periodo alle elementari che ogni attività con gli amici era finalizzata a entrare nel Guinness. L'uomo che piscia più lontano del mondo. E giù bevute di litri d'acqua e sfide all'ultima urina. L'uomo che ha detto per due anni di fila sempre e solo una singola parola: corbezzoli. Come stai? Corbezzoli! Sette per otto? Corbezzoli! L'uomo che riesce a fare un nodo delle proprie braccia e gambe. Elvio si slogò una caviglia e qualcosa iniziava a suggerirmi che entrare nel Guinness era stupido.

Qualche giorno fa è morto l'uomo più piccolo del mondo. Era l'uomo più piccolo del mondo da tre anni, è morto prima che un altro uomo ancora più mignon prendesse il suo posto. Questa è una lezione che in pochi recepiscono. Uscire di scena prima che qualcuno più giovane, più bravo, in questo caso più piccolo, ti sostituisca. Manderei una foto di quest'uomo, Pingping, a tutti coloro che cercano di occupare il posto fino all'ultimo respiro, spingendo via chi chiede il ricambio, la regola della staffetta. Il Guinness ha di buono che si basa su cose misurabili, se uno è più piccolo di te non puoi metterti a discutere col metro.

Quelle tardone rifatte che accettano parti da ventenni, ad esempio, o quei politici decrepiti e rintronati che si paragonano ai ventenni. I topi tra un milione di anni non trascineranno in avanti il passato per continuare a vivere in un presente fittizio. Lasceranno il posto, se hai una prospettiva di vita molto breve capisci che non c'è tempo da sprecare nel culto della vanità. Quando troveranno il Guinness vedranno che noi facevamo a gara per avere le unghie più lunghe del mondo, essere i più grassi del mondo, tenere in equilibrio sulla testa un servizio da dodici.

Quest'uomo più piccolo del mondo appena nato stava nel palmo della mano, racconta suo padre. Era malato e la sua malattia lo ha reso speciale, gli ha permesso di finire sui libri, di viaggiare per il mondo. A un certo punto forse ha addirittura pensato che la sua malattia fosse una benedizione. Senza di essa sarebbe in mongolia a transumare le mandrie nella steppa e invece eccolo qua, in televisione, a divertire gli spettatori. Gli hanno fatto incontrare l'uomo più alto del mondo. L'hanno messo sotto la gonna della donna con le gambe più lunghe del mondo. Ci hanno fatto un documentario su Pingping, l'uomo con la malattia che ti rende l'uomo più piccolo del mondo.

Allora i topi guarderanno la statua di Walt Disney e penseranno di capire i motivi che l'hanno spinto a provocare il Dramma Finale. Il dio che ha sacrificato se stesso e l'intera sua specie per garantire la regola della staffetta. Il congresso mondiale dei topi in seduta straordinaria emetterà un'ordinanza, tutte le statue di Walt Disney saranno modificate. Walt terrà in braccio PingPing, il quale terrà in mano una copia aperta del Guinnes con sopra Mickey Mouse, il primo topo sulla Terra.

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