venerdì 26 novembre 2010

Fuffa

L'ordine dei commercialisti ha parlato, molti giornalisti ne hanno approfittato per insistere sul quel tema fumoso e propagandistico della tassazione della 'rendita'. Tanto per cominciare i commercialisti hanno parlato di aliquote sui redditi da attività finanziaria, che non è una rendita. Così come gli speculatori non sono mostri che arrivano dallo spazio ma professionisti nello studio dell'evolversi dei mercati. Questo clima da caccia alle streghe dove si indica negli speculatori il nemico responsabile delle crisi finanziarie - il che è falso, totalmente falso, le recenti crisi hanno spiegazioni economiche oggettive e non sono state causate dalla volontà in tal senso degli speculatori -, si confondono i ricavi di un investimento più o meno rischioso con la rendita che è invece un introito legato a un diritto, come la pensione, gli alimenti, l'assegno famigliare, la borsa di studio. Per non citare la sfacciata negazione dell'evidenza dei vertici europei quando fingono che la il debito pubblico dei pigs non esprima un fattore di debolezza concreto per la moneta comune – l'altro ieri alla Merkel è scappato detto che in effetti stanno dicendo balle da anni e c'è la possibilità che alcuni paesi vengano buttati fuori dall'euro per consentire ai migliori di non rinunciare alla moneta forte che piace tanto ai tedeschi fin dai tempi del marco.

Comunque torniamo all'aliquota sui redditi da attività finanziaria, si tratta di titoli di stato, obbligazioni, azioni, titoli e interessi denaro lettera in generale. Analizziamo la genialata dei commercialisti. Se le tasse sul rendimento (rendimento non è rendita, lo ricordo per l'ennesima volta, l'unica rendita ancora presente nel nostro ordinamento fiscale è la rendita domenicale, una tassa sui terreni agricoli calcolata sulle tabelle catastali che risale al fascismo, o anche prima, forse al medioevo, forse alla preistoria dato che è una tassa stupida e calcolata a spanne), se le tasse aumentano, dicevo, significa che il rendimento netto diminuisce. Se il rendimento netto diminuisce, significa che i bot diventano meno appetibili e lo stato deve aumentare i tassi per riuscire a piazzarli. Le tasse vengono sempre, per quanto possibile, trasferite o legalmente eluse. Se tu tassi di più i titoli italiani rispetto ai titoli esteri significa che i capitali, italiani e stranieri, fuggono all'estero. Non sto usando punti esclamativi ma credo che la gravità delle implicazioni siano chiare anche a chi non ha mai aperto un libro di economia, specialmente a chi non ha mai aperto un libro di economia ma ne ha aperti troppi di politica.

All'estero incentivano l'apertura di ditte straniere defiscalizzando i primi anni, incentivano l'ingresso di capitali stranieri mediante la scelta di aliquote vantaggiose, favoriscono l'equilibrio dei mercati trattenendosi dall'utilizzare strumenti fortemente distorsivi che impediscono ai principi concorrenziali di svolgere il proprio compito di motore dello sviluppo nelle economie moderne. Nel contempo tutto questo gran darsi daffare per colpire 'le forze del male' non produce nemmeno chissà quali grossi benefici se non quelli di ingrassare un stato già obeso e dissanguare un popolo già spremuto da qui ai prossimi 80 anni. Le economie dei paesi che soffocano per via degli interessi che devono pagare sul debito pubblico accumulato non si risolvono aumentando livelli di tassazione che sono già eccessivamente punitivi. Adesso i tassi sono bassi in tutto il mondo da decenni, il debito pubblico costa poco, aspettate di vedere cosa succede quando finisce la crisi e ripartono i tassi, aspettate di vedere governi che per convincere qualcuno a comprare i titoli di Stato devono garantire il 5%, il 10%, magari il 20% e così facendo vede diminuire il rating internazionale e profilarsi il rischio default.

A tutto questo i commercialisti, o meglio l'ordine dei commercialisti, che qui in Italia se solo ce ne dessero la minima opportunità riporteremmo in vita anche le medievali gilde delle arti e dei mestieri, l'ordine suggerisce di aumentare le tasse e fa un esempio che più stupido non lo poteva fare. Dice se uno investe 5 milioni al 3% ottiene 150mila euro su cui paga il 12,5% al posto del 38,45% di chi fa gli stessi soldi lavorando. Punto uno, se investe 5 milioni in 20 banche diverse come lo scopri, mediante uno stato totalitario di polizia? Se utilizza le mille possibilità della finanza internazionale per far uscire dall'Italia i 5 milioni, togliendoli dalla disponibilità del nostro sistema produttivo, tu ordine dei commercialisti ti dai una pacca sulle spalle e ti dici bravo? Se investe in azioni e perde tutto può scrivere la cifra nella casella perdite della denuncia dei redditi e lo Stato lo rimborsa del 38,45%? No, lo Stato gli fa il gesto dell'ombrello perché se rimborsasse sarebbe facile trovare il modo di truffare le casse dello stato creando, investendo e facendo fallire le ditte.

Un ordine dei commercialisti che usa termini come 'sanguinoso prelievo' non sta facendo politica? Se leggete il testo per intero non ci trovate nulla dell'impostazione intellettuale dei veri studiosi di economia, si tratta solo del documento che usano gli ordini per esprimere sostegno a questo o quel partito. Il bello è che poi si lamentano del prelievo coattivo delle imposte, ventilando il pericolo di uno stato di polizia fiscale, questo in un paese che ha il 50% del sommerso, dove gli ordini si sono chiusi nei bunker quando è stata prospettata l'ipotesi di vietare pagamenti in contanti a saldo di prestazioni professionali per cifre non modiche. Senza fattura risparmia l'iva, è il motto nazionale. Davvero non sanno che la valutazione degli investimenti si fanno al netto delle tasse? Significa che puoi alzare le tasse anche al 90% e avrai come esito solo di mettere in difficoltà chi cerca finanziamenti emettendo titoli. Se la tua ditta ha bisogno di prendere a prestito dei soldi andrà a chiederli all'estero perché qui, a parità di condizioni, solo per colpa di una fiscalità esosa, dovrebbe pagare di più in interessi per ottenerli. Se si vuole dare altri calci in bocca all'Italia idee come questa sono perfette, a furia di insistere con politiche che hanno tanto di ideologico quanto hanno poco di razionale, riuscirete a far esplodere o crollare su se stesso il paese.

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