martedì 27 aprile 2010

Matusa Village.

Ancora i vecchi. Ragazzi dobbiamo parlarne. Ci sono, sono tanti, e non diminuiscono, anzi. Dobbiamo fare qualcosa prima che sia troppo tardi. Voglio buttare lì un'idea: villaggi per anziani. Non lo dico per loro, i vecchi, per me potrebbero anche crepare tutti domani e leggerei solo i titoli degli articoli che ne parlano. Ma un giorno, almeno spero, sarò vecchio anch'io, preparatemi una stanzetta da qualche parte. Non ho grandi necessità, mi basta un collegamento a Internet.

Abbiamo milioni di anziani accuditi da badanti a casa propria. La solita menata: “Voglio morire nel mio letto”, “Ho vissuto qua per 50 anni e non me ne voglio andare”, “Io all'ospizio non ci voglio andare”, “Meglio morire che finire in un lager.” Questi qua hanno la pensione, mi dite, se volessero potrebbero andare in ospizio. Enno, non è vero. Sai quanto costa l'ospizio? Sempre che trovi posto perché c'è la lista di attesa. Non basta la pensione. Ci paghi in nero l'extracomunitaria che deve scegliere tra lo star dietro a un vecchio e battere sulla statale. Non ci paghi l'ospizio, costa troppo.

È assurdo che non si costruiscano dei bei villaggi per anziani, tipo oasi naturalistica, parco giochi alla moviola. Niente auto, si gira in carrozzine elettriche o golf-kart. Supermercato, ambulatorio, centro di svago, mensa. Tante belle casette come quelle che danno ai terremotati, giardini fioriti, tornei di bocce e scala quaranta. Se un vecchio non ci vole andare deve essere pazzo e internato in manicomio. Una bella recinzione elettrificata per farli sentire al sicuro e la giornata di visita in cui il villaggio si riempie di figli e nipoti. Ditemi che non è un bel progetto se avete coraggio.

Facciamo una bella società quotata in borsa, facciamo utili con tutti quelli che vogliono ancora sentirsi utili. Laboratori di cucito, di falegnameria, un brand internazionale di manifattura artigianale. Anni di esperienza finalmente messi a frutto. Vedo già uno slogan: “Mettiti in casa un suo prodotto prima che schiatti.” Il grande fratello degli anziani alla tv. Questo è futuro, altro che.

Nessun commento:

Posta un commento