martedì 25 gennaio 2011

Non toccatemi il Papa

Come ho già detto, questo Papa mi sta simpatico. Se fosse un animale e mi invitassero a lasciarlo mangiare dal palmo mi tirerei indietro, però mi sta simpatico. Ieri ha pubblicato questo documento in cui parla di internet e dei social network. Dice cose interessanti e condivisibili, e questo ha fatto imbufalire più del solito gli innumerevoli deficienti che popolano il web italiano perché il fatto che le parole del Papa non si prestino facilmente a distorsione strumentale rende furiosi gli accaniti rosicatori mangiapreti. Si inventano cose che il Papa non ha detto, sfruttano l'occasione per agganciare altre tematiche, insomma tutto lo stranoto armamentario dell'opinionista truffatore.

Fate una prova: contate i siti web, i blog, verificate quanti sono che attaccano il Papa e quanti che lo sostengono o difendono. Oggi ho visto roba allucinante, c'è gente che è proprio scalmanata, ossessionata e accecata dall'odio nei confronti del Papa e della Chiesa e della religione qualunque essa sia. Seguo alcuni blog e noto che si rimandano uno con l'altro, si linkano a vicenda, sono un gruppetto di poveri coglioni che dedicano la vita a divulgare in forma anonima le loro inconsistenti opinioni e darsi ragione l'un l'altro. Fanno le battute spiritose, a me non fanno ridere per niente ma è chiaro che vogliono essere spiritosi nonostante l'umorismo non sanno nemmeno dove stia di casa. Chi ce l'ha col Papa ce l'ha anche con la destra, in generale, ovvero se non sei di sinistra automaticamente sei di destra. Ditemi voi in quale altro paese del mondo, civile e sviluppato, ci sono ancora così tante persone che rivendicano e predicano una sinistra massimalista che era già vecchia quando stavano costruendo il muro a Berlino. E mi vengono a dire che sono pochi e non hanno peso, ma chi vuoi prendere in giro? Lo danno al 9% il pifferaio, lì, don Nichi, al 6% il Robespierre de' noialtri.

Dicendo le cose che sto dicendo uno si gioca la possibilità di sfruttare il meccanismo del marketing 2.0, quello del passaparola, la cosiddetta pubblicità virale. Alcuni di questi blog addirittura se inserisci un commento vieni accusato di usare stratagemmi per farti conoscere, in pratica stai sfruttando intenzionalmente e colpevolmente la possibilità di raggiungere la manciata di habitué di quel sito per rubare attenzione, amore, per succhiare loro il sangue dal collo. Sembra una cosa seria, vero? Sembra che girino grosse somme di denaro, che ci siano personaggi potenti seduti sopra siti potenti. Invece no, sono ego ipertrofici dentro a soggetti microcefali che si sentono realizzati quando vanno alle feste dei bloggari e si incontrano a vicenda. La logica del branco che mi dava fastidio quando ero ancora bambino mentre c'è chi ha i capelli bianchi e ancora minimizza quello che riguarda la propria parte e ingigantisce quello che riguarda l'avversario-nemico-diavolo in persona.

Beh, comunque il Papa dice in sostanza non createvi false identità, usate il vostro nome vero, siate voi stessi come lo siete nella vita vera che mica vi fingete di essere chissà chi quando andate dal medico o a far la spesa, non sostituite le relazioni virtuali con quelle reali anche se quelle virtuali sono più facili e non si sente mai la puzza di ascella. Eppure oggi c'è chi salta in piedi a dire che il Papa non deve occuparsene, che deve stare fuori da politica e scienza, che deve parlare di favole religiose e basta, come se secoli di filosofia e teologia si riducessero a Darwin contro Noè. A proposito di Darwin, ho visto ieri un'immagine tratta da un questionario scolastico: si vedevano due giraffe col collo lungo mangiare e una col collo corto morire di fame. Le risposte possibili erano su Darwin, Maltus e Lamark ma lo studente le aveva cancellate tutte e aveva aggiunto sotto una risposta personale: le giraffe sono animali senza cuore.

Mi riferisco sempre all'Italia, perché di siti in inglese faziosi e pieni di fesserie come i nostrani non ne conosco, se sono io che trovo solo blog e siti di merda datemi suggerimenti vuol dire che ho una calamita che attira solo blog di pirla e siti di imbecilli. Li ho divisi in varie sottocategorie. Ci sono quelli della mela, parlano bene di tutto quello che ha sopra una mela, sono sfacciatamente di parte, esaltano Jobs e tutto quello che fa, ti raccontano com'era vestito, lo idolatrano e magnificano i suoi prodotti, descritti come il meglio del meglio anche qualora ti esplodessero in mano. Avranno qualcosa da guadagnarci, lo spero per loro perché altrimenti avrei grossi dubbi sulla possibilità di recuperare l'uso delle facoltà mentali legate alla critica. Poi ci sono quelli della politica, più o meno travestiti da siti di informazione, gestiti da persone che si definiscono giornalisti così come un killer psicopatico si definisce un giardiniere. Anche qui ditemi se ho la calamita perché tutti quelli che trovo sono smaccatamente sinistroidi. Vorrei sapere a questo punto se quelli di sinistra che hanno tempo e soldi e voglia di scrivere su internet usano tutti apparecchi Apple, sarebbe una scoperta significativa.

Va bene, vien da dire, se il web è così squilibrato accontentiamoci dei social network. E invece no, è anche peggio. Ho solo qualche decina di amici su Facebook eppure ce n'è sempre qualcuno che la butta in politica, e ovviamente per sostenere la sinistra e colpire la destra. Mai, dico mai nessuno che faccia il contrario, il che alla lunga diventa noioso, non c'è contraddittorio, non c'è dialogo. C'è gente con centinaia di amici che non fa altro tutto il giorno che condividere link di sinistra, battute di sinistra, articoli di sinistra. Cazzo mi sembra di essere a pranzo con mia madre che dopo un po' mi sento soffocare e non capisco come ho potuto lasciare che accadesse. Hanno centinaia di amici, e io dovrei essere amico di uno che ha già centinaia di amici, dovrei essere l'ennesima vittima dei suoi innumerevoli post marchetta? Quando mi chiedono perché secondo me in Italia vince da decenni la destra io rispondo sempre: forse perché, a differenza della sinistra, non rompe i coglioni. La capacità di non essere un rompicoglioni sostenuto a gran voce da un esercito di rompicoglioni mi sembra un buon motivo per meritare il voto.

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