mercoledì 10 febbraio 2010

Intanto che ci sei, sii anche puzzolente!

Per esprimere al meglio lo spirito dei tempi non c'è niente di meglio dell'esaltazione della stupidità. E chi meglio del marketing poteva escogitare, redarre, propagandare un manifesto filosofico che elenchi i vantaggi dell'essere stupidi? La deriva populista e demagogica che vediamo emergere in ogni campo inizia a mostrare la corda, sta grattando il fondo. Adesso hanno trovato motivi per rovesciare il dominio dell'intelligenza, per giustificare chi è stupido e per incentivare chi è intelligente a smetterla di credersi fortunato. La parte più insidiosa della tattica del creare dicotomie fittizie basata su puerili tautologie consiste nel porre automaticamente dalla parte del torto chi vi si oppone. È il trucco usato anche dalla campagna pubblicitaria battezzata: “Be stupid!”, sii stupido.

Faccio un esempio: dico che chi ama i cavalli è più buono di chi ama i cani. Se dici che non è vero, che è un teorema privo di senso, io dico che il motivo per cui rifiuti di accettare il mio ragionamento dipende dal fatto che ami di più i cani o non sei abbastanza buono da amare di più i cavalli. Qualsiasi cosa tu dica non hai scelta: o entri a far parte di chi ama di più i cavalli o devi ammettere di non essere abbastanza buono.

Sono espedienti di bassa lega dialettica, che però ottengono grande impatto su chi non possiede gli strumenti per affrontarli con, appunto, intelligenza. Stiamo assistendo a una fase storica in cui al posto di spronare gli individui a migliorarsi, li si difende, li si invoglia a peggiorare. Lo scopo è di vendergli qualcosa o ottenere il loro voto. E i destinatari della truffa sono contenti!

Non voglio partire affermando che uno stupido è ancora più stupido quando cerca di dimostrare che la sua stupidità è una forma diversa di intelligenza. Non voglio privarmi della speranza che gli stupidi abbiano una qualche utilità mai presa in considerazione prima d'ora, diversa per esempio da quella di una mucca o di un fermaporta.

La prima immagine che trovo dice che gli stupidi hanno le palle. Quando sei di fronte a un problema tirare fuori le palle è la soluzione ideale. Mi viene in mente l'Iran che vuole prenderci a cazzotti, le donne che 'cadono dalle scale', il bulletto che impennava col motorino. Anche l'intelligente ha le palle, ma capisce se e quando è il caso di usarle. Intelligente uno, stupido zero.

Gli stupidi non vedono cos'è ma cosa potrebbe essere. È un cacciavite ma potrei usarlo come arma. È una donna ma potrebbe essere una poltrona. È un computer ma potrebbe essere commestibile. Anche l'intelligente vede cosa potrebbe essere, ma lo fa meglio, in modi che lo stupido non riuscirà mai a uguagliare. Intelligente due, stupido zero.

Gli stupidi hanno storie, non fanno piani. Ah! L'improvvisazione. Agire d'impulso. Una capacità molto utile quando ti trovi, che so, in mezzo a una sparatoria, in una situazione di pericolo immediato che non ti lascia il tempo di escogitare la soluzione più efficace ed efficiente. Peccato che la probabilità di azzeccare la soluzione corretta tirando a caso sia molto bassa. Intelligente tre, stupido zero.

Saranno stupidi, ma ci sono arrivati da soli. L'immagine seguente dice che gli stupidi applicano una strategia di prova e sbaglia e il più delle volte sbaglia. E anche questa: lo stupido fallisce laddove l'intelligente non ci prova nemmeno. Intelligente mille, stupido zero.

Questa è bella: i pensieri stupidi sono interessanti. Peccato che i pensieri intelligenti lo siano di più. Lo stupido dice sì a quello che l'intelligente direbbe no. Beh, altrimenti non sarebbe stupido. Un'altra perla: gli stupidi ascoltano il cuore. Ah! L'appello ai sentimenti, che colpo basso. Peccato che i sentimenti più complessi richiedano una grande intelligenza per essere sperimentati.

Quando l'intelligente ha una buona idea, quell'idea è stupida. Un bel paradosso per mettere in difficoltà, finalmente qualcosa che richiede un minimo di intelligenza. Ma la vera domanda è: quando uno stupido ha una buona idea? Raramente? Mai?

Solo gli stupidi possono essere davvero brillanti. Nel senso che si fanno notare, come una merda di cane sul marciapiede, come un cartello di pericolo, come l'ego ipertrofico di un ipodotato. Gli stupidi creano, gli intelligenti criticano. Direi che la frase non è completa: gli stupidi creano stupidate, gli intelligenti le criticano - purtroppo inutilmente.

Riassumo: gli stupidi hanno le palle, non vedono cos'è, hanno storie, agiscono d'impulso, sbagliano, sono interessanti, dicono sì, ascoltano il cuore, sono brillanti. Non ci posso credere, è la descrizione del mio cane! Ci manca si lecca il pene, annusa culi, mangia il proprio vomito ed è lui, spiaccicato.

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