In pratica non ci possono essere tante culture in uno stesso posto. Un po' come dire tante civiltà, solo che se parli di civiltà parti col piede sbagliato perché è opinione consolidata che parlare di scontro di civiltà – il che presuppone che entrambe le parti rientrino in una definizione condivisa di civiltà – equivalga a fomentare guerra e distruzione. Allora parliamo di cultura.
La cultura cinese non ci crea problemi. Siam pieni di cinesi e manco ce ne accorgiamo. I filippini son da noi da decenni e anche quelli non danno fastidio a nessuno. Hai mai visto un cinese tentare di venderti paccottiglia nei parcheggi? Io no. Un filippino fare l'elemosina parlandoti dei suoi dieci figli che chiedono da mangiare in una capanna a migliaia di chilometri da qua? Manco di quelli ne ho visti. C'è pieno di polacche, rumene, sudamericane, africane che la vendono sulle statali e nessuno si lamenta. Ci danno fastidio solo i musulmani.
Se noi italiani siamo razzisti allora lo siamo in modo molto specifico: ci stanno simpatici tutti tranne quelli che, scusate la volgarità, ci rompono i coglioni. Scommetto che odieremmo anche i tibetani se uscissero in tv a dirci che siamo il diavolo e si imbottissero le mutande di tritolo per ammazzarci. Siamo un popolo che in quanto a odiare ci serve solo un motivo per farlo, fatecene una colpa se vi fa sentire meglio. Siamo abituati a odiarci fra di noi, ci odiamo anche fra regioni limitrofe, che dico, fra città confinanti, non dobbiamo fare grandi sforzi per odiare anche chi viene da più lontano. Che poi è un odio sui generis, tanto abbaiare e niente mordere.
Non siamo razzisti, siamo solo un po' incattiviti, c'abbiamo il dente avvelenato per problemi nostri. Però basta che dite che vi piacciamo e volete essere come noi che fioccheranno inviti a cena e pacche sulle spalle. Perché in fondo siamo buoni, il che però non vuol dire fessi.
La nostra cultura, o civiltà se volete, è quella che le leggi non le fa il Papa. Stato e Chiesa sono separate. È un'abitudine nata tanti anni fa da una cosa chiamata illuminismo. Non controlliamo i testi sacri se c'è da discutere una legge. Ecco perché siete voi a venire a vivere da noi e non noi a venire a stare da voi. Ci troveremmo molto male senza ciò che l'illuminismo ha messo nella nostra cultura e da lì nella nostra civiltà. Che voi un Papa non ce l'avete neanche, ogni tribù fa come gli pare senza che ci sia un incaricato a tracciare una linea valida per tutti i sudditi/fedeli.
Il pericolo serio paventato è quello di un partito musulmano. In Francia c'è già. In pratica vi diamo il permesso di stare qua, andare a raccogliere i pomodori in nero per due euro, fare i lavori che noi non facciamo più (abbiamo il 12% di disoccupati ma son tutti con diploma e/o laurea, sapete, da noi ormai una laurea non la si nega a nessuno, mica possiamo trattarli come merde nel modo in cui trattiamo gli immigrati). Potete stare qua ma non diventate cittadini, così non andate a votare e non ci ritroviamo leggi per tagliare le mani a chi ruba (quanti monchi in parlamento!), lapidare i fedifraghi e altre castronerie del genere.
Questa è tradotta in soldoni la dotta argomentazione degli intellettuali.

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