mercoledì 8 giugno 2011

Una donna sola al comando.

Ogni tanto ricevo email come questa

"Ciao, mi chiamo Salim, ho visitato il tuo profilo in questo sito ha ottenuto il mio interesse!, ho amato e spero che possiamo essere buoni amici, o più di un friend. you può contatto me con il mio indirizzo e-mail. I sarà in attesa di ricevere la gentile risposta più presto, per cui io possa inviare le mie foto, vi prego di contattarmi qui con l'amore dal tuo cuore, hanno un giorno molto grande."

sono messaggi, voglio sperare, prodotti da organizzazioni più o meno criminali che gravitano nell'ambiente della prostituzione, della pornografia, delle agenzie matrimoniali, della tata per la nonna che magari fa servizi extra, insomma tutto può essere tranne che Salim incappi in me su internet e decida di scrivermi una mail del genere.

Mi è venuta in mente una cosa: perché se una donna riceve mail a sfondo sessuale si presume un maniaco e se le riceve un uomo invece si deve sentire lusingato? Perché io non mi sento lusingato, mi sento minacciato. Sarò paranoico ma queste cose mi fanno un po' paura. Se davvero fossi entrato nel mirino di Salim l'unica cosa da fare sarebbe avvisare le forze dell'ordine per controllare che non sia un pazzo maniaco assassino che sceglie le sue vittime su internet. Ma un uomo no, un uomo deve correre a verificare che esista la possibilità concreta di fare sesso con qualcuno. Il teorema è questo, specialmente in culture arretrate e in paesi malati, ovvero che l'uomo deve essere cacciatore e fare più prede possibile, come nelle isolette del mediterraneo che sparano a tutti gli uccelli di passaggio per il puro gusto di farlo, per tradizione, per virtuosismo. Se sei uomo uccidi e scopi e ti metti in mostra, se sei donna tieni gli occhi aperti, ti mimetizzi, cerchi di scamparla.

Il maschio subisce una discriminazione al contrario che implica diverse conseguenze. Per esempio leggevo un pezzo su un blog che parlava di regole per la sicurezza dei figli, in particolare c'era questo suggerimento: nel caso si smarrissero in un luogo pubblico, come per esempio al supermercato, di rivolgersi subito alla donna più vicina, meglio se una donna con bambini, evitare di rivolgersi a uomini. Ho inviato un commento chiedendo la ragione mi hanno risposto che si sa che gli uomini sono violenti, che la probabilità di incontrare un pedofilo sono più alte, che insomma i bambini sono vittime potenziali degli adulti. Come se parlassimo di leoni, i quali si sa che hanno la discutibile abitudine di uccidere i cuccioli sia propri che altrui. E invece nella nostra cultura l'uomo è classificato come pericoloso a prescindere. Nella realtà è l'unica fonte di reddito della famiglia, in caso di divorzio paga gli alimenti e la casa viene assegnata alla donna, non ha mai picchiato nessuno tanto meno moglie e figli, insomma è una bravo cittadino/marito/padre che ha la grave colpa di essere nato uomo.

Come questa faccenda dell'allattamento. Ci stanno facendo una testa così per fare in modo che le donne allattino e la cosa, vedi quanto è assurda la realtà?, è vista come una conquista femminista. Negli anni della contestazione le donne moderne salutavano con urla di giubilo il biberon come strumento di libertà e di emancipazione dal ruolo costruito sul sessismo machista e sciovinista, adesso protestano perché non tutti i locali pubblici sono entusiasti di vedere una mamma sfoderare una tetta e ficcarla in bocca all'infante. Non scatta la hola e l'applauso quando la madre apre la finestrella del reggiseno facilitato da puerpera (certo che me ne intendo di lattanti, forse un padre non può capirne di neonatologia per deficienza genetica?) e va avanti a telefonare o bere il cappuccio come se una parte di sé non finisse in questo preciso momento sotto forma semiliquida nella bocca di un altro individuo parecchio affamato. Che poi se chiedi di scaldare il biberon ti guardano strano lo stesso ma almeno non ti viene il dubbio che un mucchio di curiosi ti stiano fissando di nascosto il petto.

Non dipende in fondo né dai maschi né dalle femmine, entrambi i sessi vanno d'accordo quando si tratta di nutrire pregiudizi. Ci sono delle differenze insuperabili e scientificamente dimostrabili, ma quando si tratta di relazionarsi, di valutare costi benefici, di esercitare il potere, di raggiungere posizioni di supremazia relativa, di ottenere risultati anche a scapito dei risultati altrui, sono tutti casi in cui il peso delle differenze concrete si riducono parecchio e, viceversa, aumentano di importanza le differenze culturali, quelle che trovano giustificazione in scelte giuridiche e comportamenti ritenuti normali. Le differenze più ingiuste non sono infatti connaturate ai muscoli o al cervello, sono piuttosto consuetudini e tradizioni, le affermazioni che appaiono immediatamente condivisibili ma che analizzate a fondo si rivelano tutt'altro che vere. Sono fenomeni culturali di massa che tendono all'autoconferma, come le previsioni irrazionali sui mercati azionari, come il terrore che la banca fallisca spinge tutti a prelevare i contanti e questo fa fallire davvero la banca che altrimenti non sarebbe fallita, come l'annuncio pubblico di epidemie che poi non avvengono grazie a comportamenti di prevenzione che il panico stesso ha provocato.

Allo stesso modo abbiamo uomini che si conformano all'uomo platonico proposto dalla società in cui vive e la cui ombra viene proiettata nella grotta dell'inconscio collettivo e donne che si aspettano che gli uomini lo facciano. Se un uomo non si adatta sia gli altri uomini che le donne non o considerano vero uomo, se si applica invece gli altri uomini lo considerano adeguato alle aspettative femminili e le donne lo ritengono pietosamente troppo uomo nel modo in cui si perdona una colpa involontaria. Anche se il costo è così alto da indurre un bambino a diffidare e temere un qualsiasi uomo adulto, (e il se stesso maschio che diventerà crescendo, non sto dicendo che diventa gay o violento, e il se stesso femmina da grande continuerà a temere il maschio, non sto dicendo che diventa lesbica o sottomessa). Lo stesso vale per le donne, che altrimenti si rifiuterebbero di pitturarsi la faccia e spaccarsi i piedi sui trampoli, altro che allattamento al seno. E i maschi starebbero a casa a spendere l'assegno di alimenti (per ora l'uomo sta solo cedendo poltrone in politica e nei cda, prima per legge, le quote rosa, come i posti riservati ai disabili, ora per convenienza, come si compra la macchina al figlio per impedire che usi sempre la nostra), è tutto da dimostrare che il casalingo sia un lavoro più pesante del camionista, del muratore, del vaccaro, del minatore, mica tutti hanno un lavoro impiegatizio di tutto riposo, un impiego di concetto si diceva una volta. E poi c'è chi si stupisce che l'istituzione famiglia è andata a ramengo, che non si sposa più nessuno, che i giovani sono confusi e sbandati.

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